LA FORTUNA

lo mi domando ancor cos' è fortuna:
s'è l'esser di ricchezza carco tanto,
aver l' angel benigno ognor accanto
o goder pace al chiaror di luna.

Delle vicende uman " ministra e duce "
la disse il sommo all' evo suo legato,
allor ch' aver fortuna era spirato
a mirar in eterno eterna Luce.

Destin vieppiù d'ingegno si deriva,
se questo s'accompagna alla destrezza
d'indirizzar per sé fortuito caso,

per Machiavelli ne la narrativa
del nobil uom che, co' la nefandezza,
a la fortuna vien turando il naso.

Ma a me, che di dottrina scevro sono,
fortuna pare semplice presenza
di cose che son belle e niun lo dice:

goder de la salute il grande dono,
intender de la vita ver essenza,
campar col fine dell' esser felice.