Eva Cenci era una bambina di quasi nove anni, a
quell’età non poteva certo immaginare che suo padre aveva deciso di emigrare con
tutta la famiglia negli Stati Uniti. Lo convinsero a partire gli altri
compaesani di Vastogirardi, che già vivevano in America. La piccola Eva partì
insieme al padre Nicola e alla madre Laura Venditti. L’uomo aveva trentasette
anni, sua moglie trentaquattro. In braccio alla mamma c’era anche Elsa, la
sorellina di Eva che a soli due mesi lasciò l’Italia per raggiungere l’America.
Impiegarono due giorni per raggiungere il porto di
Napoli dove ad attenderli c’era il piroscafo "AUGUSTUS". Arrivarono a
sera inoltrata. Sulla banchina, c’era una folla di emigranti ansiosi di partire
per il nuovo mondo. Per la famiglia Cenci era l’ultima possibilità di vivere
un’esistenza migliore. La piccola Eva rimase sbalordita nel vedere l’enorme
dimensione della nave. Il bastimento era lungo 215 metri e largo 25. Era dotato
di quattro motori Diesel che gli consentivano di raggiungere una velocità di
19-20 nodi (circa 35 km l’ora).Poteva trasportare 1675 passeggeri, di cui 375
nella prima classe, 300 nella seconda e la maggioranza nella terza classe, circa
1000 persone, che stavano in piedi, sedute o distese dovunque potevano.
Eva raccontava che durante la traversata andava
tutti i giorni al cinema insieme alla nonna, (Custoda Colucci di 64 anni) è
probabile quindi che abbiano viaggiato in prima o in seconda classe.
L’AUGUSTUS , che insieme alla " gemella" ROMA era considerato uno dei
più grandi piroscafi al mondo, era stato varato il 13 dicembre 1926 e rimase in
funzione fino al settembre del 1944, quando fu affondato dai tedeschi nel porto
di Genova.
Ma torniamo ai Cenci. La piccola Eva e la sua
famiglia si imbarcarono il 7 settembre del 1929. Era un sabato e faceva ancora
molto caldo nel sud dell’Italia. Quando arrivarono a New York, all’alba del 17
settembre, la bambina finalmente vide la Statua della Libertà di cui aveva tanto
sentito parlare a Vastogirardi dagli amici di famiglia e dai parenti, che già
risiedevano in America.
Nicola (il padre di Eva) era già stato diverse
volte negli USA e finalmente aveva avuto il suo numero di passaporto (621361) e
quindi non era più considerato un immigrato. Ora era un cittadino americano. Il
suo passaporto fu rilasciato dalle Autorità di Washington, il 7 marzo 1928.
Nicola aveva fatto il suo primo viaggio nel 1911 a
bordo del transatlantico CINCINNATI partito da Napoli il 29 novembre e
giunto a Ellis Island, New York, il 6 dicembre. Il ragazzo era molto giovane ,
aveva solo 19 anni quando arrivò per la prima volta negli Stati Uniti. Dai dati
registrati presso l’Ufficio Immigrazione, risulta che era sarto, aveva con sé
trenta dollari ed era diretto a Steubenville, Ohio, ospite di un prete, padre
Raffaele. Poi, Nicola si trasferì a New Philadelphia nell’Ohio. La data di
naturalizzazione come riportata dai relativi documenti è il 19 settembre 1927.
Nicola aprì una sartoria con sua moglie e le due bambine e negli anni seguenti
ebbe altri quattro figli, Anthony, John, Norma e Marta. Alla sua morte, il 19
agosto 1939, all’età di 47 anni, Nicola risiedeva a New Philadelphia, nell’Ohio.
Eva Cenci si sposò nell’Ohio ma non ebbe figli. Elsa oggi è in pensione e vive
ancora a New Philadelphia, dopo aver lavorato per molti anni in un grande
magazzino nell’Ohio e nell’Indiana. Alla data di questa storia Anthony Cenci
(Tony) è sposato con Carol Endres, e porta ancora avanti il nome dei Cenci.
Marta, si è sposata con Tom Bearducci, e vive a Dover, nell’Ohio.
La famiglia Cenci:
Il padre di Eva, Nicola Lamberto Cenci, (chiamato
Nicholas) nella biografia di Eva, era figlio di Custoda Colucci Cenci e Filomeno
Cenci. Nato a Vastogirardi il 14 ottobre 1892 morì il 19 agosto 1939 a New
Philadelphia, nell’Ohio. Era stato negli Stati Uniti alcune volte, prima di
trasferirvi la famiglia nel settembre del 1929. Come indicato nella biografia di
Eva, egli effettuò il suo primo viaggio nel 1911, a diciannove anni e il secondo
nel 1921 (a ventinove anni). Prima di partire era stato militare nell’esercito
italiano. A novembre del 1921 s’iscrisse al sindacato dei sarti. Nicola aveva un
conto corrente bancario in Ohio con risparmi, al 31 dicembre 1927, per 2.000
dollari.
Il 19 settembre 1927 Nicola divenne cittadino degli
Stati Uniti, ebbe un permesso di lavoro datato 1° maggio 1937 e morì all’età di
47 anni. Dagli atti che lo riguardano, risulta che il 30 settembre 1929 aveva
comprato una casa mobiliata dalla società "S.M. Earle Forniture" per circa 800
dollari. Non sono stati trovati documenti concernenti il passaporto di Nicola ma
solo quelli concernenti la sua naturalizzazione e, secondo quanto risulta
dall’archivio di Vastogirardi, un numero di passaporto è registrato a
Washington.
La madre di Eva, Laura Filomena Venditti, era
figlia di Maria Lucarino e di Giovanni Venditti (D' la Casetta). Nata a Vastogirardi il
17 novembre 1895, morì a New Philadelphia, nell’Ohio, il 19 febbraio 1984. Alla sua partenza,
Laura lascia a Vastogirardi, i genitori, cinque sorelle; Giuseppina, Ersilia, Erenia, Iride, Gina ed un fratello
Vincenzo (r' Collocatore).
Quando arrivò negli Stati Uniti aveva 34 anni, divenne cittadina americana il 13
settembre del 1940 e morì all’età di 89 anni. Laura e Nicola si sposarono a
Vastogirardi, in Italia, all’età rispettivamente di 19 e 22 anni.
Analogie tra le famiglie Marchione e Cenci
Nicola Cenci e Arcangelo Marchione erano nati a Vastogirardi. Entrambi erano artigiani ed avevano imparato i loro mestieri in Italia: Nicola come sarto e Arcangelo come calzaturiere. Tutti e due avevano sei figli: quattro femmine e due maschi. Tutti e due morirono giovani: Nicola a 47 anni e Arcangelo a 45. Entrambi festeggiavano il loro anniversario di matrimonio nello stesso giorno e stesso mese. Il 26 ottobre Nicola sposa Laura (26.10.1914) e Arcangelo sposa Carmela il 26.10.1929. Il 26 novembre 1929, esattamente un mese dopo il matrimonio di Arcangelo, la famiglia Cenci arrivò negli Stati Uniti. Sia Laura che Carmela rimasero vedove giovani, Laura a 43 anni e Carmela a 34. Le due donne morirono entrambe all’età di 89 anni.
Gloria Marchione, l’autrice di questa storia, è la figlia di Arcangelo Marchione e Carmela Tristano. Oggi vive a Canton (Ohio) dove si è sposata ed ha avuto tre figli ( n.d.t )